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Digital Crimes e Modello 231: prevenire la responsabilità aziendale nel mondo digitale

I reati informatici rappresentano una delle sfide più attuali per le imprese: attacchi hacker, frodi telematiche e accessi abusivi non sono solo rischi tecnologici, ma possono portare gravi conseguenze legali. Con l’introduzione dell’art. 24-bis nel D.Lgs. 231/2001, i digital crimes rientrano tra i reati presupposto che possono far scattare la responsabilità dell’ente.

Perché i digital crimes riguardano la tua azienda?

Crimini come accesso abusivo a sistemi informatici, frodi online o diffusione di malware, se commessi nell’interesse dell’azienda o per suo vantaggio, possono generare sanzioni pesanti. In caso di condanna, le imprese rischiano sanzioni pecuniarie fino a milioni di euro e misure interdittive come il divieto di contrattare con la PA.

Come proteggersi con un Modello 231 aggiornato

Per prevenire la responsabilità, il Modello 231 deve includere:

  • Un risk assessment specifico sui rischi informatici;
  • Policy aziendali per la gestione della sicurezza digitale;
  • Procedure di monitoraggio degli accessi e delle anomalie;
  • Un piano di risposta agli incidenti informatici;
  • Formazione periodica dei dipendenti sul cyber risk.

L’Organismo di Vigilanza deve controllare regolarmente l’attuazione di queste misure, segnalando eventuali criticità.

Un Modello 231 che contempla i rischi informatici è una protezione indispensabile per qualsiasi azienda. In un mondo dove i digital crimes sono in crescita esponenziale, integrare la cybersecurity nella compliance aziendale è la scelta più efficace per prevenire danni economici, reputazionali e legali.